5 consigli per un primo appuntamento perfetto
5 CONSIGLI PER UN PRIMO APPUNTAMENTO PERFETTO
Finalmente ci siamo: siete entrati in contatto, avete riscontrato un reciproco interesse, il ghiaccio si è rotto ed è arrivato il momento di vivere il vostro primo appuntamento. Si potrebbe scegliere tra migliaia di scenari diversi, ma forse vale la pena di pensare a un programma che ottimizzi la possibilità di raggiungere i due obiettivi principali di questa fase iniziale della relazione: conoscersi a vicenda e mettere in evidenza i propri punti di forza, i propri lati migliori.
Ecco quindi 5 consigli che potrebbero ottimizzare le vostre possibilità di successo nello scopo del primo appuntamento: che ce ne sia un secondo!
1) Proponi un contesto che dia spazio al dialogo: no cinema, teatro, concerti, situazioni troppo affollate. Per tutte queste cose ci sarà occasione più avanti. Ancora non vi conoscete, e chiacchierare, scambiarvi informazioni e ascoltare con attenzione il modo in cui l’altra persona si racconta è senz’altro un buon inizio.
2) Pensa a una situazione in cui ti possa sentire a tuo agio e cerca di immaginare, in base a qualche indizio che hai rilevato sull’altra persona, se potrebbe a sua volta trovarsi bene. Inutile proporre di scalare insieme il Monte Rosa per fare colpo su qualcuno (anche se ci ha detto di amare la montagna), se sai che i 10 gradini di casa già ti provocano il fiatone! Scegli un contesto che riveli autenticamente il tuo stile di vita, ma che sia una situazione sufficientemente “blanda” perché non possa in alcun modo mettere l’altra persona in difficoltà. Non proporre il circolo culturale dove danno la retrospettiva di Michelangelo Antonioni, se sai benissimo che è una cosa di nicchia e che l’altr* potrebbe desiderare di scappare e correre a un rave. Un aperitivo in un locale carino ma non in mezzo alla movida. Un ristorante che sia curato e accogliente, ma né troppo impegnativo, né troppo alla buona. Una passeggiata in un parco in cui ci si possa sedere su una panchina in mezzo al verde, appartati ma non troppo. Insomma, non c’è bisogno di strafare per partire bene!
3) Abbigliamento: curato e ordinato, ma, anche in questo caso, non voler strafare. Inutile l’abito da sera se il programma è l’orto botanico, niente tute da motociclista per l’aperitivo, anche se la domenica ti piacciono i giretti su due ruote, niente camicie hawaiane a meno che l’appuntamento sia a Honolulu. Insomma, mai come in questo caso “less is more”. Un abito femminile ma non provocante, una camicia bianca, una pelle fresca e profumata sono ottimi biglietti da visita!
4) Meglio una parola in meno che una in più. Tieni presente un assunto fondamentale: tutti, ma proprio tutti, in una relazione sentimentale nutrono il desiderio di sentirsi ascoltati e capiti. Quindi non intavolare soliloqui sulle prestigiose promozioni ottenute nel lavoro o sulle 15 tappe del tuo ultimo viaggio in Sudamerica, né tantomeno rifila dettagliati ritratti della tua interessantissima personalità (lasciamo all’altro la possibilità di valutare da sé). L’argomento da evitare per eccellenza sono le proprie relazioni precedenti: autogol e zappe sui piedi a tutto spiano. Mostrati invece autenticamente interessat* a quello che l’altra persona ha da dire, poni domande discrete di approfondimento, non dare per scontato quello che l’altr* ha da dire. Questo è un atteggiamento che rivela garbo ed educazione, due qualità che piacciono a tutti.
5) Se, mano a mano che l’appuntamento va avanti, realizzi che la persona ti interessa e che vorresti rivederla, non lasciare che la serata si chiuda senza aver sondato il terreno. Lancia un amo su un evento a cui vorresti partecipare nei giorni successivi, accenna di un ristorante che ti piace molto e in cui vorresti che cenaste insieme, di’ quando sarai liber* nei giorni successivi. Se raccoglie l’indizio mostrandosi interessat*, definisci subito la data. Se non raccoglie… a buon intenditor poche parole.
3) Abbigliamento: curato e ordinato, ma, anche in questo caso, non voler strafare. Inutile l’abito da sera se il programma è l’orto botanico, niente tute da motociclista per l’aperitivo, anche se la domenica ti piacciono i giretti su due ruote, niente camicie hawaiane a meno che l’appuntamento sia a Honolulu. Insomma, mai come in questo caso “less is more”. Un abito femminile ma non provocante, una camicia bianca, una pelle fresca e profumata sono ottimi biglietti da visita!
4) Meglio una parola in meno che una in più. Tieni presente un assunto fondamentale: tutti, ma proprio tutti, in una relazione sentimentale nutrono il desiderio di sentirsi ascoltati e capiti. Quindi non intavolare soliloqui sulle prestigiose promozioni ottenute nel lavoro o sulle 15 tappe del tuo ultimo viaggio in Sudamerica, né tantomeno rifila dettagliati ritratti della tua interessantissima personalità (lasciamo all’altro la possibilità di valutare da sé). L’argomento da evitare per eccellenza sono le proprie relazioni precedenti: autogol e zappe sui piedi a tutto spiano. Mostrati invece autenticamente interessat* a quello che l’altra persona ha da dire, poni domande discrete di approfondimento, non dare per scontato quello che l’altr* ha da dire. Questo è un atteggiamento che rivela garbo ed educazione, due qualità che piacciono a tutti.
5) Se, mano a mano che l’appuntamento va avanti, realizzi che la persona ti interessa e che vorresti rivederla, non lasciare che la serata si chiuda senza aver sondato il terreno. Lancia un amo su un evento a cui vorresti partecipare nei giorni successivi, accenna di un ristorante che ti piace molto e in cui vorresti che cenaste insieme, di’ quando sarai liber* nei giorni successivi. Se raccoglie l’indizio mostrandosi interessat*, definisci subito la data. Se non raccoglie… a buon intenditor poche parole.
Dott.ssa S.A., psicologa, psicoterapeuta, consulente per Obiettivo Incontro.
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