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Storia delle storie d'amore

Un breve excursus della storia delle storie d'Amore in alcune antiche culture.
 

Quando pensiamo all’Amore romantico, tutti noi abbiamo in mente un modello di relazione sentimentale le cui dinamiche e i cui “ingredienti” diamo per scontati. E, in effetti, il quadro è piuttosto realistico e comune.

Ci si incontra, scatta la chimica, si crea un feeling intellettuale, si confrontano i progetti di vita e se ne crea uno condiviso, si vive insieme, magari si mettono al mondo dei figli, le due famiglie d’origine s’intersecano, viaggi, vacanze, mutui e così via.



Vi siete mai chiesti, tuttavia, se questo modello sia relativo al contesto socio-culturale in cui viviamo o se le cose funzionassero diversamente in altre epoche e civiltà? Ecco un breve excursus della storia delle storie d’Amore in alcune antiche culture.


⁠Antico Egitto

Ma'at è la parola che gli antichi egizi utilizzavano per alludere all’Amore, ma la traduzione letteraria è verità, giustizia, ordine cosmico. Insomma, più che agli aspetti di attrazione fisica e coinvolgimento emotivo, pare che si pensasse all’Amore come a una questione spirituale, che eleva l’anima dal punto di vista morale e del’armonia con l’universo.
Come spesso accade, tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare: nella pratica, infatti, pare che una forte attenzione fosse riservata agli aspetti carnali, alimentati da una grande cura per l’apparire estetico e il sex appeal. Il matrimonio era monogamico, ma la presenza di concubine era abituale e tollerata.


Antica Grecia

Nell’antica Grecia, l’idea d’Amore fu indagata e analizzata in tutte le sue salse, dall’Eros che alimenta l’attrazione, alla Philia come sentimento nobile e idealizzato e vicino all’idea di sincera amicizia, all’Agape come amore che supera il confine dell’umano per raggiungere una dimensione religiosa e di devozione.

Nella pratica, tutte queste auliche accezioni non erano necessariamente contemplate all’interno del matrimonio, che risultava principalmente un’istituzione legale e sociale, spesso frutto di un accordo tra famiglie. Tuttavia la versione più romantica era contemplata nelle relazioni extraconiugali e informali che, scevre dei doveri della società, erano un contesto in cui il sentimento poteva fluire libero e spontaneo, raggiungendo altissime e poetiche vette spirituali.


⁠Antica Roma

Con il pragmatismo che notoriamente li contraddistinse, i romani consideravano il matrimonio come la cellula della società e la base dell’ordine collettivo, alla luce della chiara e concisa regola del patriarcato. Il pater familias disponeva e la brava moglie obbediva. Certo, non erano tanto ottusi da ridurre tutto il concetto di Amore a questa regola concreta: l’Amore esisteva, eccome, ed era anche alquanto quotato, in una versione, tuttavia, molto erotica e carnale anche in questo caso riservata alle relazioni clandestine.


Antica Cina

In cinese Amore si dice “ai” e l’ideogramma che lo rappresenta ha al centro il simbolo del cuore (“xin”), racchiuso nel pittogramma di respiro e circondato dal concetto di “movimento aggraziato”, per esprimere un sentimento che è fonte inesauribile d’ispirazione, che soffia la vita nel cuore e dona grazia e armonia all’intera esistenza. Difficile parlare della cultura cinese in generale: considerando il nostro tema dal punto di vista del taoismo, senz’altro si abbatte quella distinzione tra corpo e spirito, “amor sacro e amore profano”, che emerge nelle culture finora trattate.

La via del tao nella sua versione di coppia prevede pazienza, accettazione e abbandono di un’inclinazione egocentrata, un percorso spirituale a due che porterà la coppia a lasciarsi andare alla danza dell’universo con l’anima e il corpo in unisono. Uomo e donna, secondo la logica di Yin e Yang centrale in questa filosofia, sono interconnessi in una relazione paritaria ad incarnare opposti, intersecati e reciproci attributi del Tao. Anche in questo caso, tuttavia, una bella teoria non abbraccia poi l’effettivo svolgersi degli eventi: le effettive dinamiche matrimoniali risultavano avere un connotato sostanzialmente maschilista.


E voi, trovate qualche traccia della storia delle storie d’Amore nel vostro personale modo d’intendere questo sentimento d’intramontabile fascino?

e ricorda... IN DUE LA VITA È PIÙ BELLA!


Sara, responsabile filiale di Brescia